5 buone ragioni per regalarti un recruiting software a Natale

5 buone ragioni per regalarti un recruiting software a Natale

I vantaggi di un software per il recruiting sono diversi, a partire dalla velocità del processo di assunzione fino al potenziamento dell’employer branding. Ecco perché è il miglior regalo di Natale che puoi fare alla tua azienda.

Natale è tempo di regali un po’ per tutti, ma oltre a quelli da fare a dipendenti e collaboratori, per la tua azienda è il momento di pensare anche a se stessa. Come? Facendosi un regalo di Natale molto speciale: un software per il recruiting.
E se pensi di non averne bisogno o che riesci a gestire al meglio il tuo processo di ricerca e selezione, sappi che, con un mercato del lavoro così in fermento e con responsabilità che aumentano ogni giorno, un recruiting software può aiutarti in diversi modi. Innanzitutto, facendoti risparmiare tempo, centralizzando tutte le attività e rendendo i candidati sempre più ingaggiati. 

Se invece stai già avvertendo stanchezza e stress all’interno del team che si occupa di recruitment, sono aumentate le recensioni negative relative alla candidate experience o ti accorgi che molti dei CV che arrivano non riesci neanche a visualizzarli, anche in questo caso un software ATS potrebbe fare al caso tuo. 

Vediamo 5 motivi tra tutti. 

SOMMARIO:

1. Gestisci tutto con un sistema unico e aperto all’integrazione

Fare un regalo ai recruiter puntando su un software ad hoc ha tra i vantaggi il fatto che si riesce a gestire tutto il processo di recruitment con un sistema unico e aperto all’integrazione. Cosa significa? Innanzitutto che potrai accedere a tutte le informazioni necessarie e raggiungere i candidati da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento della giornata. 

La gestione in cloud del recruiting permette questo, ma non solo. Hai a disposizione in un unico luogo tutto quello che ti serve: il preziosissimo database, le informazioni sullo screening delle candidature già effettuate e sui colloqui già fatti e puoi vedere quali comunicazioni hai già inviato oltre a mandarne di nuove.

Inoltre, un software ATS favorisce la collaborazione tra i recruiter: se per esempio qualcuno lavora in smart working o è a casa per altri motivi, ciò non inficia la comunicazione tra tutti i membri del team, anzi, anche chi è lontano dall’ufficio può seguire il processo di recruitment. Qualsiasi nuova informazione venga aggiunta, sarà introdotta nel sistema e visibile in tempo reale. 

Un software ATS ha tra suoi vantaggi il fatto che si può integrare con tutti gli altri sistemi che utilizzi per il recruiting compresa la pubblicazione di job posting sulle bacheche di lavoro e i social media. Con Inrecruiting, per esempio, ti bastano pochi click per raggiungere istantaneamente milioni di potenziali candidati e questo risparmiando notevole tempo. Inoltre, non importa da quale canale riceverai la candidatura: la ritroverai all’interno dell’ATS senza andare a cercare tra le mail, LinkedIn e così via. 

2. Risparmia tempo automatizzando le attività di routine

Il risparmio di tempo c’è anche e soprattutto per quelle attività di routine che, ammettiamolo, rischiano di affaticare o annoiare non poco i recruiter. 

Qualche esempio? In primis lo screening delle candidature: se fatto manualmente si rischia di aumentare notevolmente il time to hire e il costo legato al processo di selezione così come di scontentare i candidati che non ricevono una risposta in tempi brevi e si guardano ovviamente altrove.
Guardare i CV e gli eventuali portfolio dei candidati richiede molto tempo che aumenta ancora di più nel caso ci sia anche una lettera di motivazione.

Ma non solo: pensa a tutte le attività di follow-up come confermare di avere ricevuto la candidatura, ringraziare, pianificare il colloquio e così via. Insomma, tutte cose che un software gestisce al meglio lasciando al recruiter la possibilità di pensare alle strategie, di puntare sul recruiting marketing e di concentrarsi anche sulle attività di onboarding

Senza dimenticare, poi, che identificare i candidati che fanno al caso della posizione aperta non è facile. Su quali skill vuoi puntare? Quanti anni di esperienza sono necessari o magari può esserlo un’esperienza in particolare?

Un ATS può aiutarti a trovare il giusto equilibrio tra quello che le persone offrono e le tue capacità cognitive in un determinato lasso di tempo.

Il tutto semplificando al massimo la Talent Acquisition, il processo di ricerca e così via. Basti solo pensare alla pubblicazione di un annuncio di lavoro e ancor prima alla sua scrittura: con un ATS puoi abbattere i tempi con il multiposting e puntare su form che si autocompletano e aiutano il candidato a sentirsi più coinvolto. 

3. Migliora le tue strategie lasciandoti guidare dai dati

Raccogliere dati e saperli interpretare come sappiamo è una delle tendenze HR degli ultimi anni, non a caso si parla di HR Analytics. I numeri, se utilizzati bene, infatti possono aiutare a prendere decisioni migliori.

Essere in grado di tracciare le tempistiche, valutare l’andamento di un job posting, la performance di un canale e così via può perfezionare il processo di recruiting e migliorare la qualità delle assunzioni. Il che si traduce in vantaggi sia per il recruiter che per il candidato stesso. 

Scopri le principali fonti di recruiting di quest’anno: scarica il Source of Hire!

Lato recruiter, tutto il team avrà davvero la consapevolezza di come sta andando il proprio lavoro e potrà capire, di volta in volta, come eventualmente aggiustare il tiro.

Inoltre, se si è in possesso di alcune informazioni per esempio sui tempi necessari per assumere professionalità di un certo tipo, si riesce strategicamente a fissare degli obiettivi che siano concreti o meglio SMART. Vale a dire: Specific (specifico), Meauserable (misurabile), Achievable (raggiungibile), Relevant (rilevante), Time-based (basato sul tempo).

4. Rendi felici anche i tuoi candidati

Per quel che riguarda i candidati, avere un sistema snello, efficace e veloce li rende più “felici”. Non c’è cosa peggiore per una persona che decida di inoltrare il suo CV, magari anche utilizzando lo smartphone mentre è in treno, di dover impiegare troppo tempo per caricarlo oppure di leggere continue segnalazioni di errori.

Se il candidate journey avviene senza intoppi l’esperienza del candidato sarà piacevole, anche perché considera che non puoi mai sapere qual è la situazione che sta vivendo. Sta cercando un altro lavoro perché la sua azienda ha chiuso? Ha dei problemi in famiglia e vuole migliorare la sua situazione economica? O ancora è stanco del posto in cui sta? O crede che sia arrivato il momento di fare carriera? Qualunque sia la motivazione alla base della sua candidatura, la tua azienda deve accoglierlo al meglio. 

Questo vale anche per il dopo: bisogna dare una risposta subito a chi ha mandato il proprio CV e un feedback automatico magari dando un’idea concreta delle tempistiche. Questo è possibile grazie a un ATS, più difficile invece per un recruiter che deve gestire una mole di candidature. Lo stesso vale anche per la programmazione del colloquio. 

5. Fai crescere il tuo Employer Branding

Rendere la tua azienda un posto dove le persone vorrebbero venire a lavorare è l’obiettivo principale dell’Employer Branding ed è strettamente collegato a tutto il recruitment, anche se spesso si pensa il contrario. E invece quanto abbiamo detto finora, sulla velocità, la candidate experience ecc… influisce non poco sulla reputation. Una persona insoddisfatta infatti, ne parla con quelli che conosce e soprattutto sui social, generando così un effetto negativo a cascata.

Ma non solo: un software aiuta in maniera pratica a gestire la career page, ad avere delle mail che siano brandizzate e una comunicazione che sia unica e facilmente riconoscibile. Il che è un modo per essere più attrattivi agli occhi dei candidati – che a volte mandano decine e decine di CV – e restare più impressi. Inoltre, grazie a un ATS puoi gestire al meglio le attività di social recruiting. 

Le tue strategie di recruiting e di employer branding, infatti, influenzano notevolmente la percezione che i candidati hanno della tua azienda e del processo di selezione: non lo dimenticare mai.  

Vuoi saperne di più su Inrecruiting?