Recruiter, la befana quest’anno ti porterà carbone?

Recruiter, la befana quest’anno ti porterà carbone?

Se sei un recruiter è probabile che tu abbia già fatto i bilanci di fine 2016. E allo stesso tempo i buoni propositi per l’anno nuovo.

A noi di In-recruiting piace però pensare che il vero momento del bilancio di fine anno non sia il Natale (dove siamo tutti più buoni), ma il 6 gennaio: con l’arrivo della Befana.

Armata di severità la befana è sicuramente più adatta a fornire un feedback veritiero sull’andamento dell’anno passato. E’ andata bene: nella calza troverai caramelle è dolci. Sei stato cattivo: allora meriti carbone.

E per quanto riguarda la tua attività professionale di recruiter? Hai ottenuto i risultati sperati oppure il time to hire è aumentato, la pipeline di candidati era spesso vuota e i candidati presentati erano raramente in linea con le ricerche?

In sintesi, ti sei meritato dolciumi o un sacco di carbone?

Ecco 5 motivi per cui potresti trovare una calza piena di carbone nel giorno della befana (se sei un recruiter).

Scopriamoli, andando ad analizzare le 5 principali ragioni per cui un recruiter potrebbe ricevere il carbone dalla befana quest’anno. Per “addolcire la pillola” ogni punto contiene anche qualche consiglio pratico per migliorare i tuoi risultati di recruiting nel 2017.

1. Utilizzi ancora la vecchia tecnica del “Post and pray”
Per molti anni l’attività di recruiting è consistita nel pubblicare un annuncio di lavoro (“post”) in una Job Board (o in molteplici) sperando (“pray”) che arrivassero candidature in linea per la fase successiva di screening.
Purtroppo questa tecnica nel 2017 funziona malissimo: spesso arrivano troppe candidature non in linea, altre volte nessun candidato invia il suo CV. In ogni caso il risultato è lo stesso: chiudere una ricerca è sempre più complicato, come sostiene il 69% dei recruiter (Fonte: Social Recruiting Survey).
La pubblicazione di un annuncio di lavoro è solo uno degli strumenti nelle mani di un recruiter, ma non è l’unico utilizzabile: perchè non provare ad ottimizzare la pubblicazione dei job ads grazie al Multiposting (risparmiando letteralmente ore di lavoro) oppure creare annunci di lavoro creativi o costruire un database CV aziendale nel quale convogliare i candidati attratti grazie a campagne di Employer Branding?

2. Usi ancora Excel per il tracciamento delle candidature
Per un recruiting team usare Excel è una pratica autolesionistica. Quest’abitudine è fonte di almeno 5 svantaggi:
– Perdita di tempo (fino all’80% del tempo speso in lavoro routinario e di back office, invece che in attività chiave).
– Errori ripetuti e generale inaccuratezza dei dati.
– Reportistica inefficiente.
– Sicurezza non garantita e mancata conformità alla legge sulla gestione della privacy.
– Mancata standardizzazione dei processi di recruiting.

Perchè non mandare in pensione Excel e integrare nella propria attività un recruiting software in grado di ridurre i tempi e i costi complessivi del processo di recruiting?

3. Ignori volutamente la rivoluzione del Social Recruiting
Alcuni recruiter pensano che il cosiddetto Social Recruiting sia una moda passeggera, destinata a scomparire in breve tempo. E per questo motivo ignorano volutamente i Social network, non utilizzandoli o usandoli alla stregua di una Job board (con la vecchia tecnica del “post and pray”).
Si sbagliano. I social Network (professionali e personali) sono un ottimo canale di recruiting sia per intercettare candidati passivi che per sviluppare e comunicare l’Employer Branding della propria azienda, magari diffondendo contenuti interessanti per i candidati target (come abbiamo spiegato in questa guida al Social Recruiting su Facebook).
Perchè non provare le funzionalità di Social Recruiting già integrate negli ATS di nuova generazione? Con In-recruiting potrai sia pubblicare annunci di lavoro nei principali social network (Linkedin, Facebook e Twitter), ma anche importare nel tuo database CV i dati dei candidati passivi che hai intercettato sui Social Network e che vuoi tenere sott’occhio (con la nuova funzionalità Social Clipper).

4. Non misuri gli indicatori della tua attività di recruiting (recruiting KPI)
Come è andata la tua attività di recruiting nel 2016? Molti recruiter non riuscirebbero a rispondere, o non sarebbero in grado di fornire dati a sostegno delle proprie affermazioni. Ricorda che: “ciò che non si può misurare non si può controllare”.
Perchè non analizzi l’andamento dei principali recruiting KPI nel 2016? Cosa non ha funzionato? Cosa potresti migliorare? Rispondi a queste domande e sicuramente il 2017 sarà un successo per il tuo team di recruiter.
Ti segnaliamo che il nostro Applicant Tracking Software (In-recruiting) possiede già un sistema di statistiche integrato in grado di mostrarti subito i canali di recruiting più performarti e gli elementi che puoi migliorare per ottenere ancora più candidati e ottimizzare i tuoi investimenti.

5. Non aggiorni da tempo le tue competenze professionali
Il mondo del recruiting negli ultimi anni è cambiato: con l’emergere del Recruiting Marketing la figura del recruiter si sta spostando da quella di uno psicologo del lavoro a quella di un esperto di Marketing ed Employer Branding. E con questo spostamento sono cambiate anche le competenze richieste ad un recruiter per eccellere nel proprio lavoro (come emerso nelle diverse interviste con i nostri #RecruitingGuru).
Come colmare questo gap di competenze nel 2017? Naturalmente puoi continuare a seguire il nostro blog, le interviste con i #RecruitingGuru e scaricare gratuitamente l’e-Book Il Dizionario del Recruiting.
Ma non solo: perchè non aggiornarsi mentre si è in viaggio con i podcast dei principali esperti mondiali di Recruiting e Recruiting marketing?
Abbiamo selezionato 3 recruiting podcast di qualità per te:

Recruiters Live Lounge (serie di interviste con i recruiter più di successo a livello globale)
Recruiting Future (podcast settimanale sull’innovazione in area HR e recruiting)
It’s all Recruiting (approfondimenti sul settore del recruiting, con una miniera di consigli ed esempi pratici)

#BuonRecruiting!