Generative AI in HR: 4 modi per usarla nel processo di recruiting

Generative AI in HR: 4 modi per usarla nel processo di recruiting

Anche nel mondo del recruiting, lo sappiamo, si parla sempre più di Intelligenza Artificiale e questo perché, con l’avvento di ChatGPT, Gemini e altri strumenti e tecnologie all’avanguardia, è possibile ridurre il tempo necessario a svolgere attività ripetitive per poi dedicarsi ad altre più strategiche.

Per chi si occupa di risorse umane, la conferma arriva anche da una ricerca di Deloitte che analizza le azioni intraprese dalle imprese riguardo all’adozione dell’AI e ai suoi possibili impatti.
In ambito HR, il 75% delle aziende indubbiamente prevede che l’AI generativa porterà cambiamenti significativi, entro i prossimi due anni, nella ricerca attiva dei talenti. Nonostante l’alta percentuale di aziende “fiduciose” che dimostra un’ottima predisposizione per il futuro, il 41% delle organizzazioni ha faticato a definire e misurare l’esatto impatto dei propri sforzi legati all’AI Generativa.
Nei mesi precedenti alla ricerca, inoltre, è emerso che il 39% delle imprese intervistate prevede di aumentare il proprio organico grazie all’integrazione dell’AI generativa entro i prossimi 12 mesi, mentre il 38% pensa di mantenere l’organico invariato anche perché non si aspetta grandi effetti a seguito dell’integrazione.

Detto questo, se è vero che se ne intuiscono le enormi potenzialità anche in ambito HR, come utilizzarla in modo pratico e concreto?
Scopriamolo in questo articolo suggerendo 4 modi per usare la Gen AI sin da subito. 

1. Generazione di contenuti per supportare le fasi di recruiting

Qualcuno dice “Content is the king” e nell’era in cui tutto è contenuto questo vale anche per il recruiting, specie in un mondo del lavoro come quello attuale in cui ci sono molte più variabili del passato, e giocare sulla talent attraction, oltre che sulla retention, è fondamentale.

L’Intelligenza Artificiale Generativa – che è appunto in grado di generare testi, immagini, video ecc. – può essere utilizzata, per esempio, per creare i job posting. In questo caso, grazie a dei prompt (comandi) giusti, si può chiedere di scrivere un annuncio di lavoro che sia coinvolgente e che aiuti ad attrarre candidati con determinate caratteristiche, utilizzando un certo tipo di linguaggio e alcune parole chiave. 

Le funzionalità di AI Generativa sono disponibili con Inda, la tecnologia di intelligenza artificiale specifica per il recruiting, e utilizzabili anche nell’ATS Inrecruiting. Grazie a queste, è possibile creare annunci di lavoro che siano perfettamente in linea con il settore aziendale e specifici per la posizione ricercata. Questo inserendo delle semplici informazioni di base come:

  • ruolo ricercato
  • settore
  • nome dell’azienda
  • collegamento al sito aziendale o alla career page
  • ulteriori informazioni come le competenze, la lingua dell’annuncio, sedi di lavoro ecc.

L’AI Generativa consente di creare un annuncio completo che può essere usato come base di partenza alla quale aggiungere il proprio tocco personale con integrazioni specifiche o modifiche nel tone of voice.
Si può anche decidere di condividere l’annuncio sui social e di generare con l’AI Generativa un testo per il post, differenziando il messaggio a seconda del canale utilizzato (LinkedIn, Facebook, X, ecc).

Ma non solo annunci. Con sistemi di AI come ChatGPT, Gemini o altri, è possibile creare post per i social – o quantomeno un suggerimento di base – così come ottenere testi per modificare la career page e così via. 

Da sapere: quando si pubblicano dei testi online, è sempre bene considerare quello che è prodotto dall’Intelligenza Artificiale generativa come un punto di partenza e non come un punto di arrivo. Questo per evitare contenuti duplicati, anche in ottica SEO, e per far sì che ci sia una coerenza con quanto già fatto.

2. Avere suggerimenti per le domande da fare durante i colloqui

Il colloquio, lo sappiamo, è un po’ cambiato in questi anni perché, come dicevamo, sono cambiati anche i rapporti di lavoro. Rispetto a un passato in cui le persone conoscevano meno delle aziende e avevano aspettative più basse, oggi i candidati fanno più domande, puntano non solo allo stipendio, ma anche a determinati benefit, vogliono lavorare in modalità smart e così via.

Questo incontro tra persone che hanno le caratteristiche richieste e l’azienda che sta cercando personale deve essere trattato dunque come un momento produttivo e un’opportunità di confronto. A volte, però, può succedere che l’HR dopo aver fatto tanti colloqui sia stanco o che, essendo impegnato in un’attività di ricerca e selezione da tempo, abbia un po’ esaurito le idee. O, più semplicemente, voglia poter fare brainstorming per capire se le domande che prevede di fare, per un determinato ruolo, magari molto tecnico, siano adatte al contesto. E in questo caso l’AI generativa può dare una gran mano. 

Tra le funzionalità di AI Generativa di Inda, a disposizione dei professionisti delle risorse umane, c’è anche la generazione di domande per i colloqui che permette di capire cosa chiedere al colloquio di lavoro attraverso il suggerimento di un elenco di domande di valutazione, pertinenti con una specifica posizione.

Si tratta di uno strumento molto utile e facile da utilizzare: basta semplicemente inserire il job title per avere una lista di possibili domande attinenti con il lavoro che interessa. Per affinare la tipologia di domande che il tool può proporre, si può scegliere se concentrarsi sulle competenze tecniche o sulle soft skill legate alla professione.

Inoltre, si può anche aggiungere il riferimento all’annuncio cui il/la candidato/a ha risposto, in modo che il modello abbia informazioni più dettagliate sulla posizione ricercata. 

3. Utilizzare i dati per prendere decisioni più consapevoli

L’AI permette di elaborare molti dati e trasformarli in informazioni comprensibili e immediatamente spendibili che possono migliorare, non poco, il processo di recruitment.

Qualche esempio? Grazie all’AI si possono identificare tendenze – tra i candidati e tra i dipendenti – e generare report dettagliati che permettono di avere una panoramica di quello che sta succedendo. Ciò permette a chi lavora nel mondo HR di prendere decisioni sulla base di informazioni adeguate e sufficienti che possono avere un impatto sia sulle selezioni in corso che sulla produttività delle persone già in azienda. I tool di AI possono, inoltre, offrire analisi in tempo reale sul sentiment dei dipendenti e tanto altro ancora. Ricordiamo che, per l’interpretazione a tutto tondo, qualsiasi tool ha sempre e comunque bisogno delle persone

4. Migliorare la comunicazione con i dipendenti

Last but not least, la Gen AI può dare un enorme contributo alla comunicazione con i dipendenti, specie nelle grandi organizzazioni.

Grazie a chatbot di intelligenza artificiale, è possibile dare delle risposte immediate alle persone e, in collaborazione con gli HR, creare dei percorsi personalizzati – per esempio legati all’apprendimento -, migliorando così l’esperienza individuale.

Anziché attendere giorni e giorni o anche mesi per avere un riscontro su una richiesta, anche piccola, grazie all’AI si può avere una prima risposta che farà sentire subito accolti, considerati e probabilmente meno isolati.  

Se vuoi saperne di più sulle funzionalità di AI Generativa, richiedi una demo di Inda. I nostri consulenti di mostreranno tutti i vantaggi della tecnologia.