Il Welfare aziendale e la retention dei dipendenti: intervista a Daniela Ivaldi

Il Welfare aziendale e la retention dei dipendenti: intervista a Daniela Ivaldi

Il nostro #RecruitingGuru di oggi è Daniela Ivaldi, esperta di Welfare aziendale. Nella nostra intervista abbiamo parlato di #welfare #retentiondeidipendenti #turnoverdeidipendenti #sharingeconomy #conciliazionevitalavoro.

1. Presentati ai lettori del blog di In-recruiting (Recruiting Italia). Di cosa ti occupi?

Sono mamma e smart worker di 40 anni. Dal 2008 ho la fortuna di collaborare con Eudaimon (www.eudaimon.it) una società di persone che lavora per il benessere dei dipendenti in azienda, cercando di soddisfarne i bisogni legati alle principali aree di esigenza (famiglia, salute, tempo libero e risparmio di tempo e denaro). In passato mi sono occupata di comunicazione istituzionale e fund raising per progetti culturali, per poi approdare in questa società dove oggi sono responsabile della funzione Sales.

2. Quali sono per te i principali trend nel settore del welfare aziendale?

Da 14 anni ci occupiamo di welfare a 360° perseguendo la mission di aiutare le imprese – anche di medie-piccole dimensioni – ad avere il massimo coinvolgimento dei collaboratori dimostrando impegno e attenzione nei loro confronti con iniziative per migliorarne il benessere organizzativo e la qualità della vita, oltre a garantire un supporto di carattere economico. La nostra proposta punta inoltre su:
– consulenza in ambito legale-fiscale sui vantaggi legati alla Legge di Stabilità 2016 (Flexible benefits)
– progetti di welfare interaziendale (Network IEP – Imprese e Persone, www.impreseepersone.org),
– modelli di welfare territoriale e di distretto per le PMI (in collaborazione con le Unioni Industriali),
– iniziative di formazione mirate ai key-users
– soluzioni concrete legate a nuove forme di organizzazione del lavoro (smart-working) e a nuove modalità di fruizione dei servizi (sharing economy).

3. Quali sono le relazioni tra l’Employer Branding di un’azienda e i progetti di Welfare aziendale?

Il welfare si ripercuote positivamente sul clima generale dell’impresa, che vede i suoi lavoratori prendere parte alla vita aziendale con più serenità e quindi con più motivazione. Perché? Migliora la gestione del carico di lavoro e il coinvolgimento nei processi produttivi, con conseguenti vantaggi sulla competitività e sulla reputation dell’azienda stessa. Migliora inoltre la qualità della vita del dipendente, aiutandolo a conciliare la sfera privata e quella professionale. Si pensi, ad esempio, a un lavoratore con un familiare non autosufficiente; il suo problema non è solo quello di ottenere il rimborso del costo della badante ma la sua
prima e spesso urgente esigenza è quello di trovare la badante stessa. Così noi forniamo il supporto telefonico e online da parte di un team specializzato nell’analisi delle situazioni di non autosufficienza e nella ricerca delle soluzioni più adatte. Esempio, questo, di soluzione people caring in grado di incrementare di oltre il 25% gli indici di efficacia del welfare e il conseguente risparmio per aziende e lavoratori (con anche un incremento della retention dei dipendenti).

4. In che modo il welfare aziendale può influire nella retention dei dipendenti?

Le politiche per il welfare e la conciliazione vita – lavoro si configurano sempre più come risposte appropriate ai bisogni primari delle persone. Esse consentono a ciascun individuo di vivere meglio e di risolvere serenamente i molteplici impegni e ‘conflitti’ generati da società complesse. In questa logica, le aziende sono ormai consapevoli del nuovo ruolo di sostegno e integrazione delle politiche pubbliche a cui sono chiamate. Ruolo che, se ben gestito, può rappresentare un’opportunità e un fattore d’innovazione in chiave di relazioni, politiche retributive e incentivazione del personale. Entra quindi in gioco il fattore di engagement delle persone, ovvero la motivazione generata sulla base della soddisfazione sul posto di lavoro; a questo Eudaimon si dedica con un sistema di misurazione e allo stesso tempo di indirizzo dei programmi di welfare per la massima efficacia e il più elevato ritorno sia per l’impresa che per i suoi dipendenti. L’analisi dei programmi di welfare è fatta secondo tre dimensioni: persona, azienda ed efficienza complessiva nell’ottica di fornire dati indicativi sull’utilizzo dei servizi di welfare da parte dei lavoratori, fino al ritorno economico per l’azienda (una recente indagine interna – condotta su un campione di circa 10.500 persone suddivise tra 10 aziende – sottolinea la stretta relazione esistente tra l’utilizzo dei servizi e le esigenze legate alla scala dei bisogni per fasi di vita: under 30/mobilità, 30-39 cura dei figli e 40-over 50 campagne di prevenzione).
E’ infine noto come i giovani talenti considerino ormai più appealing un’azienda che abbia fatto del welfare un pilastro delle sue politiche HR e come questo possa risultare vincente rispetto anche ad una retribuzione leggermente più elevata.

5. C’è un libro o una risorsa che consiglieresti ai lettori di recruiting Italia per il loro aggiornamento professionale?

Un libro, è ‘Welfare aziendale – Migliorare la produttività e il benessere dei dipendenti’, a cura di Tiziano Treu, IPSOA/2013. Il volume illustra le opportunità che il welfare privato, e aziendale (anche a livello internazionale) in particolare, offrono alle imprese per migliorare la produttività aziendale e la qualità di vita delle persone. In appendice, tra i nuovi benefit aziendali e laboratori sono disponibili approfondimenti puntuali sui servizi sviluppati da Eudaimon, oltre ad iniziative di welfare territoriale e reti d’impresa (es. Network IEP – Imprese e Persone di cui Eudaimon è partner tecnico assieme ad alcune multinazionali clienti, best practice del settore).

welfare aziendale

Una risorsa, soprattutto verso le professioni del futuro, può essere il giusto atteggiamento di approfondimento e di apertura ai nuovi modelli organizzativi del lavoro come lo smart working, la sharing economy o il coworking (Eudaimon ad esempio ne ospita uno presso la sua sede vercellese – www.we-co.it).