Social recruiting: fare ricerca e selezione con i social

Social recruiting: fare ricerca e selezione con i social

I social network sono parte integrante della vita quotidiana di tutti noi. Ogni giorno accediamo ai nostri profili personali e account lavorativi, visitiamo pagine aziendali e interagiamo con i nostri contatti in maniera immediata. La presenza online delle persone è un fattore da non sottovalutare, quindi, anche nel mondo del recruiting e della gestione del personale. Ecco perché, quando parliamo di Social Recruiting, è importante conoscere e comprendere tutte le possibilità offerte dai principali canali social nel processo di ricerca e selezione.

Perchè Social Media recruiting?

Come già accennato, la presenza delle persone sul web, in questo caso sui social, ha spostato anche il baricentro della ricerca del lavoro. L’innovazione tecnologica ha messo a disposizione del mondo HR strumenti per gestire i processi di recruiting in maniera più digitale, come gli Applicant Tracking System (ATS), e online, come sistemi di e-recruitment e Social Recruiting.  

Parliamo di Social Recruiting, o Social Media Recruiting, quindi, per fare riferimento all’utilizzo dei social network per svolgere attività di ricerca e selezione. Si tratta di una strategia che permette a recruiter e candidati di “incontrarsi” in modo semplice e immediato sui social. Secondo il Work Trend Study, una ricerca condotta da Adecco e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, i candidati trascorrono infatti circa il 75% del loro tempo online.

Sui social network, possono cercare nuove opportunità professionali, informazioni sui datori di lavoro o sulle aziende, visitare pagine aziendali, farsi un’idea della cultura e dei valori che le rappresentano e candidarsi direttamente ad un annuncio. D’altra parte, i recruiter possono usare i social per cercare nuove risorse, condividere annunci, conoscere meglio alcuni candidati e valutare la loro presenza e reputation online (un fattore che in alcuni casi può essere determinante ai fini della selezione), ma possono usarli anche per coinvolgere le persone nella vita aziendale, comunicarne l’identità e i suoi valori.

Come fare ricerca e selezione sui principali social network

Il Social recruiting permette di raggiungere rapidamente molte persone. Le strategie per reclutare candidati sui social, però, possono essere differenti a seconda del ruolo ricercato, dell’azienda che pubblica l’annuncio, e del social network utilizzato. Vediamone alcuni.

Trovare candidati su Instagram

Se parliamo di ricerca di lavoro e social, il nostro primo pensiero non va subito a Instagram. Eppure, questa piattaforma è cresciuta molto in quest’ottica, specie ultimamente.

Data l’attenzione riservata da Instagram ai contenuti visual, si possono usare immagini e foto per comunicare il brand, la vita interna all’azienda e al team, i momenti di lavoro e di condivisione tra colleghi. Un’immagine può essere utilizzata anche per accompagnare una nuova offerta lavorativa e per comunicare di essere alla ricerca di nuovo personale. Il post può essere pubblicato sul feed della pagina, associato ad una breve descrizione, ad un link di riferimento (non sempre cliccabile ma sicuramente utile) e ad hashtag coerenti con il contenuto pubblicato o strategici per il settore dell’azienda. Oppure può essere utilizzata ancora per creare una storia da lasciare “in evidenza” in una sezione del profilo.

L’utilizzo degli hashtag è fondamentale se si usa Instagram. Inserire quelli giusti aiuta a dare maggiore visibilità al proprio post, attirando l’attenzione di chi ricerca attivamente lavoro. Allo stesso tempo, questo permette di incontrare profili qualificati (anche se momentaneamente non interessati a trovare o cambiare lavoro) con i quali poter interagire nel tempo, anche in vista di opportunità future.

Come fare recruiting con WhatsApp e Telegram

Non sono social network, ma due tra i canali di messaggistica più utilizzati oggi e per questo abbiamo deciso di dedicargli uno spazio ad hoc tra le reti sociali. Si tratta di strumenti di comunicazione rapidi e istantanei che hanno il potenziale per essere efficaci anche nel reclutamento. Certo, per quanto riguarda la ricerca del lavoro, siamo abituati a telefonate, email e comunicazioni “ufficiali” che potrebbero non conciliarsi con la natura diretta e informale di questi sistemi. WhatsApp e Telegram godono, però, di alti tassi di apertura e di funzionalità e usabilità ideali per instaurare un primo contatto con i candidati.

Telegram, infatti, permette di interagire tramite chat singole (programmando anche l’invio di un messaggio), di unirsi a gruppi specialistici o canali tematici. Si possono comunicare nuove opportunità e intercettare persone interessate a trovare un nuovo lavoro.

Nella sua versione Business, WhatsApp consente alle aziende di inviare notifiche, fornire assistenza, organizzare chat e contatti. La comunicazione tramite WhatsApp può essere avviata, ad esempio, a partire da un post sponsorizzato su Facebook (se la pagina aziendale è collegata all’account WhatsApp Business), dalla scansione di un QR Code (associato ad un annuncio o riportato su un flyer), da un elenco o gruppo di contatti (creati anche sulla base delle loro competenze e job title).

A queste, si aggiungono funzionalità di base come chiamata, video-chiamata, condivisione di documenti, backup delle conversazioni, usabilità da desktop e da mobile. L’account WhatsApp, inoltre, è associato al numero di telefono e questo permette di comunicare con il candidato nel rispetto della privacy.

LinkedIn e Facebook: i social del lavoro

Se la ricerca del lavoro si svolge prevalentemente sul web, parlando di social, non possiamo non citare LinkedIn e Facebook. Si tratta di due tra i social più noti: il primo in ambito professionale, il secondo perchè è probabilmente quello più utilizzato a livello globale.

social network per il recruiting

LinkedIn è la rete sociale preferita da chi cerca lavoro, e frequentata da candidati, recruiter e addetti alla gestione delle risorse umane in azienda, lavoratori ed esperti di diversi settori. Permette ai professionisti di interagire e confrontarsi tramite account privati e, alle aziende, di presentarsi tramite la creazione e gestione di pagine aziendali. In questo modo, le organizzazioni possono farsi conoscere, mettere in evidenza le proprie offerte di lavoro, condividere gli annunci e avviare ricerche di candidati. Dall’altro lato, questi ultimi possono visitare le pagine delle aziende, trovare annunci di lavoro o avviare ricerche mirate sulla base delle proprie competenze (e altri filtri) nella sezione dedicata al lavoro.

Anche Facebook rientra tra i canali del Social Recruiting e questo non solo perchè è il social più utilizzato (come accennavamo prima). Come per LinkedIn, anche su Facebook è possibile creare e gestire una pagina aziendale, creare annunci di lavoro o condividerli attraverso i propri account (anche privati), avviare una ricerca nella sezione dedicata alle offerte di lavoro o verificare la presenza di annunci all’interno delle pagine aziendali.

In questo senso, recentemente In-recruiting ha avviato un’integrazione con Facebook Jobs, la sezione di Facebook dedicata a chi cerca e trova lavoro. Questa integrazione permette di pubblicare i propri annunci di lavoro anche su Facebook, direttamente dall’ATS In-recruiting, sfruttando il multiposting.  

Le strategie per fare ricerca e selezione sui social sono diverse, come abbiamo visto, e dipendono dagli strumenti messi a disposizione dalle singole piattaforme. Non dobbiamo dimenticare, però, che il Social Recruiting ha a che fare anche con la condivisione degli annunci, la pubblicazione su più portali, il multiposting: funzionalità disponibili nell’Applicant Tracking System In-recruiting.