Social recruiting: fare ricerca e selezione con i social
I social network sono sempre più parte integrante della vita quotidiana di tutti noi. Ogni giorno accediamo ai nostri profili personali e account lavorativi, visitiamo pagine aziendali e interagiamo con i nostri contatti in maniera immediata. La presenza online delle persone è un fattore da non sottovalutare, quindi, anche nel mondo del recruiting e della gestione del personale.
Ecco perché, quando parliamo di social recruiting, è importante conoscere e comprendere tutte le possibilità offerte dai principali canali social nel processo di ricerca e selezione, capirne le specificità e i vantaggi che ognuno di questi dà.
SOMMARIO:
- Perché parlare di Social Media recruiting?
- Come fare ricerca e selezione sui principali social network
- Trovare candidati su Instagram
- Trovare candidati tramite TikTok
- Fare social recruiting su LinkedIn
- Fare social recruiting con Facebook
- Come fare recruiting con WhatsApp e Telegram
Perché parlare di Social Media recruiting?
Come già accennato, la presenza delle persone sul web, in questo caso sui social, ha ormai spostato da anni anche il baricentro della ricerca del lavoro. L’innovazione tecnologica ha messo a disposizione del mondo HR strumenti per gestire i processi di recruiting in maniera più digitale, come gli Applicant Tracking System (ATS), e online, come sistemi di e-recruitment e Social Recruiting.
Parliamo di Social Recruiting, o Social Media Recruiting, quindi, per fare riferimento all’utilizzo dei social network per svolgere attività di ricerca e selezione. Si tratta di una strategia che permette a recruiter e candidati di “incontrarsi” in modo semplice e immediato sui social.
Anche perché, secondo il Digital 2023 Global Overview Report, il tempo trascorso connesso a internet dall’utente medio è oggi di 6 ore e 37 minuti. In leggera flessione rispetto all’anno scorso, ma comunque un tempo considerevole se pensiamo a una giornata media in cui siamo svegli circa 16 ore. In tutto questo c’è da aggiungere – che è poi il tema del nostro articolo – che l’utente medio passa più di due ore e mezza al giorno su piattaforme social.
Sui social network, tra l’altro, si possono cercare nuove opportunità professionali, informazioni sui datori di lavoro o sulle aziende, visitare pagine aziendali, farsi un’idea della cultura e dei valori che le rappresentano e candidarsi direttamente ad un annuncio.
D’altra parte, i recruiter possono usare i social per cercare nuove risorse, condividere annunci, conoscere meglio alcuni candidati e valutare la loro presenza e reputation online (un fattore che in alcuni casi può essere determinante ai fini della selezione), ma possono usarli anche per coinvolgere le persone nella vita aziendale, comunicarne l’identità e i suoi valori.
Come fare ricerca e selezione sui principali social network
Il Social recruiting permette di raggiungere rapidamente molte persone. Le strategie per reclutare candidati sui social, però, possono essere differenti a seconda del ruolo ricercato, dell’azienda che pubblica l’annuncio, e del social network utilizzato.
In questo senso, una delle nuove funzionalità di IA Generativa di Inda genera un messaggio personalizzato per promuovere un annuncio sui social network, rispettando le linee guida del canale scelto (ad esempio la presenza di immagini e hashtag per Instagram o il limite di caratteri per X).
Trovare candidati su Instagram
Se parliamo di ricerca di lavoro e social, il nostro primo pensiero non va subito a Instagram. Eppure, questa piattaforma è cresciuta molto in quest’ottica, specie ultimamente.
Data l’attenzione riservata da Instagram ai contenuti visual, si possono usare immagini e foto per comunicare il brand, la vita interna all’azienda e al team, i momenti di lavoro e di condivisione tra colleghi. Un’immagine può essere utilizzata anche per accompagnare una nuova offerta lavorativa e per comunicare di essere alla ricerca di nuovo personale. Il post può essere pubblicato sul feed della pagina, associato ad una breve descrizione e ad hashtag coerenti con il contenuto pubblicato o strategici per il settore dell’azienda. Oppure può essere utilizzata ancora per creare una storia da lasciare “in evidenza” in una sezione del profilo.
Un ruolo importante, anzi cruciale, hanno anche le stories e i reel.
Le prime sono contenuti, immagini, foto o brevi video, che hanno una durata di 24 ore, a meno che non si decida di salvarli tra le stories messe in evidenza, creando magari delle cartelle tematiche, immediatamente visibili sul profilo. Le stories sono uno strumento di Instagram molto utilizzato pertanto, in ottica di social recruiting, possono avere una doppia valenza. Da un lato l’azienda può comunicare, con immediatezza e in un formato che piace molto, i traguardi che ha raggiunto, immagini di eventi che ha organizzato, sia interni che esterni, dare spazio alle posizioni vacanti ma anche a contenuti che comunichino i valori aziendali. Lato scouting di possibili candidati, tramite le stories si può capire per esempio quali sono le doti comunicative di una persona, come si pone rispetti agli altri e rispetto a determinati temi, quali principi ha. Inoltre, se si sta cercando una persona per un ruolo da content creator, social media manager o comunicatore in generale, Instagram può fornire utili indicazioni.
Stessa cosa per i reel, brevi video che consentono di dare vita al brand su Instagram e sono un ottimo modo per entrare in contatto con possibili candidati.
Anche l’utilizzo degli hashtag è fondamentale se si usa Instagram. Inserire quelli giusti aiuta a dare maggiore visibilità al proprio post, attirando l’attenzione di chi ricerca attivamente lavoro. Allo stesso tempo, questo permette di incontrare profili qualificati (anche se momentaneamente non interessati a trovare o cambiare lavoro) con i quali poter interagire nel tempo, anche in vista di opportunità future.
Trovare candidati tramite TikTok
Anche TikTok è un canale per fare social recruiting. Non è affatto vero che a usarlo siano solo gli adolescenti o i più giovani della Generazione Z, infatti è largamente utilizzato anche dagli adulti. E da diversi anni a questa parte, anche le aziende si affidano a TikTok per fare corporate branding, attrarre possibili candidati e intercettare le loro aspettative.
Ci sono aziende, come per esempio la catena alberghiera di lusso Hilton, che pubblica video sui loro account chiedendo alle persone di andare sul sito per vedere quali sono le posizioni aperte e di candidarsi con un video breve, di massimo 30 secondi in cui devono presentare sé stessi. Oltre al video è richiesto di taggare l’azienda e usare l’hashtag #hiremehilton.
Oltre a questo, TikTok ha una vera e propria feature legata al mondo del lavoro TikTokresumes che, come si legge sul sito ufficiale di TikTok, è un programma pilota progettato per continuare a espandere e migliorare il social come nuovo canale per il reclutamento e la ricerca di lavoro.
In cosa consiste? Attraverso la collaborazione con aziende selezionate dal canale, si invitano le persone in cerca di lavoro a candidarsi per posizioni di livello base o di esperienza. Ai candidati interessati viene, quindi, richiesto di mostrare in modo creativo e autentico le loro competenze ed esperienze e di usare #TikTokResumes nella didascalia quando pubblicano il loro video curriculum su TikTok.
Fare social recruiting su LinkedIn
Se la ricerca del lavoro si svolge prevalentemente sul web, parlando di social, non possiamo non citare LinkedIn e Facebook. Si tratta di due tra i social più noti: il primo in ambito professionale, il secondo perchè è probabilmente quello più utilizzato a livello globale.
LinkedIn è la rete sociale preferita da chi cerca lavoro, e frequentata da candidati, recruiter e addetti alla gestione delle risorse umane in azienda, lavoratori ed esperti di diversi settori. Permette ai professionisti di interagire e confrontarsi tramite account privati e, alle aziende, di presentarsi tramite la creazione e gestione di pagine aziendali. In questo modo, le organizzazioni possono farsi conoscere, mettere in evidenza le proprie offerte di lavoro, condividere gli annunci e avviare ricerche di candidati. Dall’altro lato, questi ultimi possono visitare le pagine delle aziende, trovare annunci di lavoro o avviare ricerche mirate sulla base delle proprie competenze (e altri filtri) nella sezione dedicata al lavoro.
Lato aziende, oltre alla pubblicazione degli annunci, è molto importante ideare e portare avanti un content strategy che preveda la pubblicazione di contenuti testuali, caroselli e video in cui si racconta cosa si fa in azienda, si dà spazio a notizie del settore e a tutto quello che può aiutare le persone a capire meglio il mondo nel quale potrebbero entrare candidandosi.
Fare social recruiting con Facebook
Anche Facebook rientra tra i canali del Social Recruiting e questo non solo perché è il social più utilizzato (come accennavamo prima). Come per LinkedIn, anche su Facebook è possibile creare e gestire una pagina aziendale, creare annunci di lavoro o condividerli attraverso i propri account (anche privati), avviare una ricerca nella sezione dedicata alle offerte di lavoro o verificare la presenza di annunci all’interno delle pagine aziendali.
Come fare recruiting con WhatsApp e Telegram
Non sono social network, ma due tra i canali di messaggistica più utilizzati oggi e per questo abbiamo deciso di dedicargli uno spazio ad hoc tra le reti sociali. Si tratta di strumenti di comunicazione rapidi e istantanei che hanno il potenziale per essere efficaci anche nel reclutamento. Certo, per quanto riguarda la ricerca del lavoro, siamo abituati a telefonate, email e comunicazioni “ufficiali” che potrebbero non conciliarsi con la natura diretta e informale di questi sistemi. WhatsApp e Telegram godono, però, di alti tassi di apertura e di funzionalità e usabilità ideali per instaurare un primo contatto con i candidati.
Telegram, infatti, permette di interagire tramite chat singole (programmando anche l’invio di un messaggio), di unirsi a gruppi specialistici o canali tematici. Si possono comunicare nuove opportunità e intercettare persone interessate a trovare un nuovo lavoro.
Nella sua versione Business, WhatsApp consente alle aziende di inviare notifiche, fornire assistenza, organizzare chat e contatti. La comunicazione tramite WhatsApp può essere avviata, ad esempio, a partire da un post sponsorizzato su Facebook (se la pagina aziendale è collegata all’account WhatsApp Business), dalla scansione di un QR Code (associato ad un annuncio o riportato su un flyer), da un elenco o gruppo di contatti (creati anche sulla base delle loro competenze e job title).
A queste, si aggiungono funzionalità di base come chiamata, video-chiamata, condivisione di documenti, backup delle conversazioni, usabilità da desktop e da mobile. L’account WhatsApp, inoltre, è associato al numero di telefono e questo permette di comunicare con il candidato nel rispetto della privacy.
Le strategie per fare ricerca e selezione sui social sono diverse, come abbiamo visto, e dipendono dagli strumenti messi a disposizione dalle singole piattaforme. Non dobbiamo dimenticare, però, che il Social Recruiting ha a che fare anche con la condivisione degli annunci, la pubblicazione su più portali, il multiposting: funzionalità disponibili nell’Applicant Tracking System Inrecruiting.
Digital Marketing presso Inrecruiting