Digital HR Tech – Intervista a Matteo Cocciardo sul 1° Osservatorio dell’HR Tech in Italia

Digital HR Tech – Intervista a Matteo Cocciardo sul 1° Osservatorio dell’HR Tech in Italia

Digital HR e HR Technology: la 1° mappa Italiana. Abbiamo intervistato Matteo Cocciardo (CEO e co-founder di In-recruiting) per approfondire il progetto della 1° mappa delle HR Tech company ed indagare le ragioni e gli obiettivi del progetto, i cui risultati sono stati presentati ufficialmente il 28 marzo 2018 a Torino.

Perchè hai scelto di creare la 1° mappa dell’HR Tech in Italia?

E’ da circa 2 anni che pensavo di creare un osservatorio che consenta di mappare tutte le società HR Tech (settore che comprende tutte le Tecnologie per la funzione HR) che operano in Italia e analizzare l’evoluzione di questo mercato. Inizialmente l’idea era di censire solo i player delle tecnologie per il recruiting, ma il progetto è rimasto nel cassetto per qualche tempo.
Nel frattempo ho riscontrato che non era nata né nel mercato Italiano né in quello europeo una mappa dei vendor/player che operano nel settore delle Tecnologie per il settore HR e ho deciso quindi di riprendere in mano quest’idea, lanciando una prima survey per raccogliere dati e costruire finalmente la prima mappa italiana del settore HR Tech. Ho voluto includere non solo le aziende di Tecnologia HR italiane, ma tutti i player italiani e stranieri che hanno una sede in Italia oppure un referente commerciale dedicato all’Italia.
La survey è stata lanciata il 6 febbraio 2018 ed è stata chiusa il 28 di febbraio. Per promuoverla ho utilizzato esclusivamente il mio network di contatti e ho scritto alcuni post su LinkedIn e Facebook, in particolare anche su gruppi dedicati al settore HR. In circa 3 settimane abbiamo ricevuto oltre 60 risposte, dopodiché abbiamo fatto un’analisi e scrematura delle risposte. A seguito del lancio della survey sono stato contattato anche da diversi professionisti che mi hanno manifestato il loro interesse nell’attività e che hanno deciso di supportarmi. I risultati e il report finale, insieme alla mappa del mercato HR Tech in Italia, sono stati presentati mercoledì 28 marzo alle 11.30, nella sede di Copernico a Torino. E’ possibile scaricare il  report finale in questa pagina.

Qual è il tuo obiettivo?

L’obiettivo è duplice.
Da un lato fornire al mercato, prevalentemente alle aziende (ossia ai clienti finali interessati ad acquistare tecnologie in ambito Digital HR), una visione chiara di quelli che sono i player a cui possono rivolgersi e che magari non conoscono, e quindi favorire la scelta dei fornitori italiani da parte delle aziende. Ovviamente l’accesso ai risultati dell’analisi sarà totalmente gratuito.
Dall’altro mettere a disposizione del materiale/dati sul settore delle Tecnologie Digital HR utili per media e giornalisti, così da dare visibilità all’intero ecosistema di soluzioni Digital HR Tech presenti nel nostro paese.
A livello di metodologia, ho deciso che non sarei stato io a scegliere quali player includere ma ho lasciato libertà agli stessi vendor di tecnologie per il settore HR di decidere liberamente se partecipare oppure no. In questa prima fase siamo riusciti ad ottenere un buon risultato: circa il 50% dei vendor ha partecipato alla mappatura, e crediamo che altri si aggiungeranno a ruota dopo aver visto l’alto livello di partecipazione di questa 1° edizione e il report.
Dopo questa prima edizione vorrei creare un Osservatorio permanente sul settore HR Tech con aggiornamenti periodici (idealmente semestrali o annuali) dell’evoluzione del mercato che possa dare visibilità a tutto l’ecosistema italiano.

Che cos’è l’HR Tech? Puoi fornire una definizione più precisa?

Le società incluse nella mappatura sono tutte aziende tecnologiche che offrono soluzioni software o hardware dedicate alla gestione della funzione Risorse Umane (Digital HR). Ho escluso i rivenditori di soluzioni di terze parti e le società di consulenza.
All’interno del report finale saranno presenti circa 50 società. Saranno rappresentate tutte le tecnologie per il settore HR a partire dall’inizio del processo con la Talent Acquistion, gli Applicant Tracking System, le Job Board, le soluzioni di recruiting online dedicate ai candidati e le soluzioni di video-interviste online o test online. Ma anche – proseguendo con le altre fasi del processo HR – le soluzioni di Gestione del personale (HRM – Human Resources Management), di Gestione della Formazione del Personale (LMS – Learning Management System), le piattaforme di Training Online, Valutazione delle Performance, dei Benefit o delle attività di Payroll (emissione cedolini). Infine saranno rappresentate anche le soluzioni dedicate alle Agenzie per il lavoro (Apl) e le Società di Ricerca e Selezione di Personale (come gli Staffing software).

Digital hr trasformation

Digital HR e HR Tech stanno diventando delle “buzzwords”. Come vedi il futuro del settore HR Technology?

La trasformazione digitale sta mutando profondamente la gestione delle Risorse Umane in azienda, tanto che sempre più spesso si parla di Digital HR Transformation. Per rispondere alle nuove sfide sono necessarie nuove competenze e, appunto, anche nuove Tecnologie dedicate al settore HR.

L’HR Tech è uno dei settori che sta crescendo più rapidamente sul mercato a livello globale, in particolare in Usa, nel nord Europa e in Asia.
Osservatori autorevoli del mercato (come Bersin) hanno stimato che solo nel 2016 siano stati raccolti circa 2 miliardi di investimenti da società che lavorano in questo settore. Questo dato è un indizio di quanto sia alto il livello di attenzione sulle diverse tecnologie per le Risorse Umane presenti sul mercato. Moltissimi di quelli che sono gli attuali HR Tech vendor non esistevano 3-4 anni fa: è un mercato che sta evolvendo molto velocemente; sia in verticale, quindi aumentando il numero di player nelle nicchie di mercato già esistenti (ATS, job board); sia in orizzontale, cioè stanno emergendo nuove tecnologie specificatamente studiate per gestire nuove parti del processo HR o complementari ai processi strettamente afferenti alle Risorse Umane.

E in Italia?

In questi ultimi 2 anni la situazione è cambiata profondamente anche in un mercato tradizionale come quello italiano, dove si parlava molto poco delle tecnologie per le Risorse Umane e le aziende facevano poche riflessioni in merito a nuovi investimenti di tecnologie HR.
Il cambiamento è stato influenzato anche dalle nuove normative, ad esempio il Nuovo Regolamento Europeo sulla Privacy (GDPR). Questa nuova normativa non impatta solo sul trattamento dei dati dei candidati e dipendenti, ma sul trattamento tout court dei dati di tutti i cittadini europei. I nuovi adempimenti hanno fatto sì che molte aziende (anche piccole e medie) stiano pensando a come informatizzare le loro procedure, sia per efficientarle che per renderle compliant al GDPR.

settore hr tech
In Italia il settore dell’HR Technology cresce costantemente, anche se più lentamente, ma non è supportato da altrettanta visibilità mediatica. Per fare un confronto il Fintech sta godendo di un enorme successo proprio grazie all’alta visibilità nei media. Come dicevo, uno degli obiettivi di questo progetto è anche fornire a media, comunicatori, giornalisti elementi per raccontare la crescita del settore delle Tecnologie HR in Italia.

In-recruiting è un ATS (Applicant Tracking System) per la Ricerca e Selezione di candidati. In origine all’incrocio tra tecnologia e recruitment si posizionavano le Job board, cosa è cambiato da quel momento?

Una 20ina di anni fa, quando sono nate le Job board, queste erano lo strumento più utilizzato dalle aziende per ricercare candidati e attrarre CV. A quel tempo non c’erano problematiche privacy come le attuali e non si tenevano così fortemente in considerazione le modalità di trattamento dei dati personali. Inoltre non c’erano tecnologie di recruiting così sviluppate che permettessero alle aziende di creare con facilità database CV di candidati internamente, le soluzioni ATS in cloud non esistevano 15 anni fa. Erano piattaforme molto più costose, molto più impattanti a livello di infrastruttura e quindi questo era il motivo per cui le aziende utilizzavano in maniera quasi esclusiva le Job board per il recruitment.

Negli ultimi 10 anni il tema dell’efficienza e automazione dei processi di recruitment hanno fatto sì che software dedicati al recruiting/recruitment emergessero e diventassero punti di contatto tra le aziende e le Job board. Sappiamo che gli Applicant Tracking System (ATS), oltre che a permettere di gestire tutto il processo di selezione e reclutamento dei candidati, aiutano le aziende nella diffusione e pubblicazione degli annunci di lavoro nelle Job board. Da un lato l’ATS distribuisce gli annunci sui canali esterni e dall’altro raccoglie i dati dei candidati, così da mostrarli in maniera aggregata e facilitare le attività di screening.

Da più parti si vocifera che “i robot uccideranno i recruiter”. Considerati gli investimenti in tecnologie per il recruitment la preoccupazione è lecita? L’HR Tech è un’opportunità o una minaccia per i recruiter?

Non credo che le soluzioni HR Tech andranno a sostituire il lavoro umano di HR e recruiter, in quanto nella maggior parte dei casi (e in relazione al recruitment penso agli ATS) li ritengo strumenti a supporto delle decisioni che consentiranno agli umani di dedicarsi ad attività a valore aggiunto e di prendere decisioni migliori e in minor tempo. Per quanto gli strumenti Digital HR Tech possano essere sofisticati (utilizzando anche l’intelligenza artificiale, Machine Learning o i modelli predittivi ecc.), servono per prendere delle decisioni su persone da valutare, assumere e far entrare in azienda ed è quindi bene che la scelta finale spetti all’uomo. Credo che gli strumenti siano validi supporti da sfruttare per velocizzare e automatizzare alcune attività che richiederebbero molto tempo e che sono considerate a basso valore aggiunto. Grazie ad un Applicant Tracking System un recruiter può davvero risparmiare tempo, dedicando maggiori energie e più tempo alla valutazione su quale sia il miglior candidato, piuttosto che ad attività routinarie come lo screening iniziale, il caricamento dei CV all’interno del DB o l’invio di comunicazioni ai candidati, perché queste attività possono essere facilmente automatizzate con le nuove tecnologie di recruitment come In-recruiting.

trasformazione digitale risorse umane

Cosa bisogna fare per partecipare all’evento di presentazione?

La presentazione dei risultati e del report finale è avvenuta mercoledì 28 marzo alle 11.30 nella sede di Copernico a Torino. È un evento a cui parteciperanno gli HR Tech vendor che hanno risposto alla survey, giornalisti, investitori e le aziende che sono interessate a conoscere i player in questo settore. E’ un evento totalmente gratuito. Durante l’evento presenteremo i risultati per poi lasciare spazio ad un momento di networking.Prima della presentazione ufficiale ho deciso di creare una tavola rotonda riservata esclusivamente agli HR Tech vendor, è la prima volta che capita in Italia: sarà l’occasione per confrontarsi su tematiche riguardanti andamenti del mercato delle Tecnologie HR, possibili sinergie e anche la possibilità di iniziare a parlare di un’eventuale associazione di categoria che possa racchiudere tutti gli HR Tech vendor italiani e che possa diventare la cassa di risonanza per tutti i player dell’ecosistema italiano di società che propongono soluzioni tecnologiche per le Risorse Umane.

Scarica il report completo del settore HR Tech in Italia >>