Come scoprire quando i candidati bugiardi mentono a colloquio: 9 tecniche da testare

Come scoprire quando i candidati bugiardi mentono a colloquio: 9 tecniche da testare

Ti è mai capitato che un candidato ti mentisse durante un colloquio di lavoro? 

Molti recruiter e manager di linea non si aspettano che i candidati mentano durante un colloquio di lavoro. Eppure sarebbe un atteggiamento ingenuo pensare che tutti i candidati raccontino la verità al 100%: in un mercato del lavoro maturo e iper-competitivo ? nel quale le posizioni aperte sono limitate – capita spesso che un candidato enfatizzi alcuni elementi della sua esperienza professionale, ne ometta altri o che (in rari casi) menta deliberatamente.

Se da una parte i candidati sono sempre più competenti sulle tecniche per presentare sé stessi al meglio (Personal Branding), dall’altra diventa sempre più necessario che i recruiter possiedano un bagaglio di strumenti per scoprire (con una buona approssimazione) se un candidato stia mentendo.

Da alcune ricerche recenti ed autorevoli emerge come il 60% delle persone comuni possono mentire anche 3 volte nel corso di una conversazione di soli 10 minuti.

A questo proposito consigliamo la visione del video di Pamela Meyer al TEDGlobal 2011: “Come smascherare un bugiardo.”

ATTENZIONE: per evitare fraintendimenti dobbiamo anticipare che non è possibile sapere con certezza se un candidato sta mentendo perché non sempre c’è una corrispondenza biunivoca tra il presentarsi di uno degli elementi che descriveremo e un candidato che sta dissimulando la realtà dei fatti.

Questi che presenteremo possono piuttosto rappresentare utili campanelli d’allarme in grado di allertare il recruiter, spingerlo ad alzare il suo livello d’attenzione ed effettuare ulteriori verifiche.
Ecco 9 tecniche e suggerimenti (utilizzati da recruiter in tutto il mondo) efficaci per individuare le menzogne e capire se un candidato ti sta mentendo durante un colloquio di selezione. Alcune tecniche saranno applicabili esclusivamente durante la fase di pre-screening o di colloquio telefonico, altre anche di fronte al candidato durante un colloquio di selezione dal vivo.

1. Fidati del tuo intuito per fiutare le bugie dei candidati.

Paradossalmente la prima cosa a cui prestare attenzione è il vostro intuito: se “a pelle” sentite che nei racconti del candidato “qualcosa non va” o “non vi convince completamente”, forse è il caso di scavare più a fondo con ulteriori domande che confermino o sconfessino la vostra sensazione.
Questo primo elemento è tanto più utile tanto più alta è la seniority del recruiter che avrà avuto modo per affinare il proprio intuito negli anni d’esperienza; mentre per un junior recruiter è sconsigliato fare esclusivo affidamento sul proprio intuito per capire se un candidato bugiardo mente a colloquio.

capire se ti stanno mentendo lavoro

2. Utilizza una procedura di domande standard a colloquio di selezione

L’intuito può essere un ottimo alleato ma può anche trarre in inganno, portandovi, per esempio, a valutare positivamente candidati che presentano caratteristiche simili alle vostre (come provato da uno dei 6 principi della persuasione formulati dallo psicologo sociale Robert Cialdini: il principio della Simpatia che tende a farci preferire persone simili a noi).

Per questo motivo a colloquio è utile seguire una procedura standard di domande, ossia fare le stesse domande nello stesso ordine a tutti i candidati, così da limitare gli elementi che interferirebbero con una valutazione neura ed obbiettiva.

3. Cerca omissioni esplicite nel CV

Alcuni elementi specifici all’interno del CV rappresentano i primi campanelli d’allarme per capire se un candidato sta nascondendoci qualcosa. Tra questi è utile prestare particolare attenzione a questi elementi.

1. Le date sul CV non combaciano? Spesso i candidati modificano ad arte la data di inizio e fine di una singola esperienza per coprire eventuali lacune tra un’esperienza e l’altra.

2. Mancano alcune informazioni riguardanti il loro percorso formativo (ad esempio il voto di laurea finale)? Potrebbe essere che il voto non sia così alto. Nel caso in cui si selezionino neo-laureati consigliamo di fare una domanda su questo elemento, e chiedere anche la ragione del perchè l’informazione sia stata omessa.

3. L’ente formativo o la scuola sembra incerta? Purtroppo ci sono stati casi in cui il diploma/laura era falso, oppure acquistato online.
Tutti questi elementi potrebbero essere segni che il candidato ha mentito nel curriculum vitae. Molte volte una verifica su questi elementi può essere fatta già durante il primo colloquio telefonico (phone interview).

candidati bugiardi

4. Valuta il linguaggio del corpo

Sebbene il linguaggio del corpo sia utile per rivelare se un candidato sta mentendo, in questi ultimi anni il body language è diventato una moda e spesso è stato sopravvalutato. A volte capita di leggere sul web che il semplice incrociare le braccia è un segno inequivocabile che l’interlocutore stia mentendo (quando invece è solo un possibile indizio).

In realtà da alcuni studi affidabili è invece emerso che solo alcuni tipi di indizi possono essere realmente spie efficaci per capire se una persona sta mentendo.
La credenza più comune che i bugiardi agiscano nervosamente è sbagliata, perché in condizioni di alto stress – come durante un colloquio di lavoro – anche chi dice la verità potrà agire nervosamente. Una ricerca sulle menzogne condotta in 75 paesi ha rilevato che, per esempio, questi comportamenti sono del tutto inaffidabili per rilevare la menzogna:

  • Evitare il contatto oculare
  • Muoversi di continuo

Viceversa un insieme di altri indizi – presi complessivamente – possono rappresentare una spia di menzogna e dovrebbero essere presi seriamente in considerazione (si veda al proposito l’esperimento sui Trustworthy Signals del professor Deno alla Northeastern University)

Questi elementi sono:

  • Toccarsi le mani
  • Toccarsi la faccia
  • Incrociare le braccia
  • Inclinarsi indietro

5. Controlla la Web Reputation del candidato

Visitare i profili dei social networks (LinkedIn, Facebook e Twitter in primis) di un candidato può fornirci un’utile controprova delle sue affermazioni (oltre che essere una buona esempio di Social Recruitment).

Se sostiene che il ruolo per il quale ha inviato il CV è “quello che avrebbe sempre voluto fare”, assicuratevi di controllare il suo profilo social (quelli personali come Facebook e Twitter, ancora più che LinkedIn). Anche se nulla di insolito viene fuori, vale la pena di visitare i loro canali social per capire il loro atteggiamento: se realmente sono appassionati al settore o ruolo come dicono, dovrebbe almeno aver pubblicato qualche post al riguardo.

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6. Fatti raccontare i dettagli delle singole esperienze

Quando le dichiarazioni del candidato sono troppo vaghe e questi non fornisce abbastanza dettagli, allora potrebbe nascondere qualcosa: scavate più a fondo con domande specifiche per individuare le possibili bugie.
Per esempio, se afferma che “ha gestito con successo un ambizioso progetto di implementazione del nuovo CRM in azienda” potreste chiedere la meccanica di quello specifico progetto, in che modo ha gestito questa situazione, perché l’ha gestita in quel modo e quale risultato specifico ha ottenuto. Chiedete i numeri, indagate i KPI che aveva.

scoprire candidato che mente

7. Chiedi delle prove o metti il candidato alla prova

Se qualche elemento non vi convince, in alcuni casi basterà chiedere delle prove. Ad esempio: spesso i candidati forniscono dati gonfiati riguardo alle loro precedenti o attuali RAL (retribuzioni), per verificare questi numeri basterà semplicemente chiedere di visionare l’ultima busta paga.
In alternativa, se il candidato vanta risultati notevoli che potrebbero destare sospetto bisognerebbe approfondire con ulteriori domande: mettere alla prova il candidato per testare la veridicità delle sue affermazioni.

Per esempio:

1. Candidato: “Parlo fluentemente il tedesco”
Recruiter: “Interessante, quindi non sarebbe un problema per lei continuare il nostro colloquio in tedesco, vero?”

Oppure:

2. Candidato: “Ero nella squadra di atletica nazionale”
Recruiter: “Interessante, mi descriverebbe l’ultima gara che ha fatto?

menzogne raccontate colloquio lavoro

8. Fai un controllo di referenze

Fare dei controlli di referenze con i precedenti datori di lavoro è fondamentale. A volte però il candidato fornisce il riferimento di un collega compiacente e non del diretto superiore, di conseguenza le informazioni che potresti ottenere saranno, nel migliore dei casi, edulcorate. Per evitare questa situazioni ponete domande specifiche: chiedete dei risultati ottenuti e delle modalità con la quale sono stati raggiunti. Se avete dei dubbi sulla veridicità di una testimonianza è preferibile non tenerne conto e richiedere un altro nominativo.
Inoltre, se sospettate che una referenza sia falsa potete sfruttare questa seconda tecnica. Mentre state parlando citate qualche elemento del CV del candidato in maniera volutamente errata e vedete se questi vi corregge. Per esempio: se il candidato sosteneva di guadagnare 45.000 euro, chiedere al referente “quindi Davide stava guadagnando 36.000 euro quando lavorava con lei, vero?”.

9. BONUS: Mettilo alle strette con questa tecnica segreta

Una tecnica davvero efficace è quella di mettere alle strette il candidato, ma dovrebbe essere utilizzata solo da recruiter esperti.
Potresti dire al candidato che la vostra società ha una procedura standard di controllo della veridicità delle affermazioni molto puntuale, e poi dire con voce completamente neutrale e non accusatoria “C’è qualcosa che potrei scoprire di diverso rispetto al suo Curriculum che mi vorrebbe raccontare in questo momento?”. Spesso molti candidati, messi così alle strette, si apriranno fornendo una seconda versione.

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Seguendo questi consigli potrai formulare delle linee guida da integrare nel tuo processo standard di screening e di colloquio di selezione. Un ultimo suggerimento: è importante non diventare paranoici e dare per scontato che tutti i candidati stiano mentendo. Padroneggiare queste tecniche è importante, ma non bisogna dimenticare che la gran parte dei candidati è realmente sincero durante un colloquio.

Ti è mai capitato che un candidato mentisse a colloquio? Come lo hai scoperto?